Archivio Serge Libiszewski

Serge Libiszewski, meglio noto con il nome di Sergio Libis, nasce a San Gallo il 3 marzo 1930. Figlio d’arte, frequenta il corso triennale di fotografia presso la Kunstgewerbeschule, scuola arti e mestieri di Zurigo. Nel 1951 ottiene l’attestato federale di capacità con il massimo dei voti. Dopo aver conseguito il diploma comincia la sua prima attività lavorativa presso lo studio di grafica Heiniger-Muller.
Nella sua carriera sarà determinante l’incontro con il grafico Max Huber che lo incoraggia a trasferirsi a Milano. In seguito all’invito di Max Huber, Libis nel 1956 si trasferisce nella capitale lombarda dove riceve un incarico come fotografo nell’ufficio pubblicitario de la Rinascente. Collabora con l’art director Amneris Latis e Adriana Botti, con i grafici Max Huber, Lora Lamm, Giancarlo Iliprandi e Roberto Maderna. Lavorando per la Rinascente ha modo di conoscere e collaborare con Richard Sapper, Giancarlo Ortelli, Bruno Munari, Roberto Sambonet, Marco Zanuso, George Coslin.
Nel 1961 apre il suo studio professionale dedicandosi alla fotografia still life, alla moda e all’immagine pubblicitaria. In questi anni Libis continua a collaborare con la Rinascente e si distingue per capacità creativa e innovativa. Per il grande magazzino Libis realizza campagne fotografiche di grande immediatezza: servizi realizzati per cataloghi e manifesti pubblicitari in cui propone un nuovo genere di servizi di moda, tra l’happening e il reportage (si ricordano Inverno passione mia e Vacanze di moda).
Con Libis cambia il paradigma della fotografia di moda: egli coglie frammenti di vita, privilegiando la spontaneità delle pose, abbandona le mura degli studi fotografici e invade le strade.
Tra gli anni sessanta e ottanta realizza campagne fotografiche per Olivetti, Pirelli, Alfa Romeo, Giorgio Armani e Prenatal, che lo vedono protagonista come un regista sul set. Lavora con crescente frequenza per le riviste di moda; le sue copertine per la rivista “Annabella” e i suoi manifesti entrano a far parte della memoria collettiva di un’epoca.

La selezione che qui si propone testimonia la collaborazione di Libis con la Rinascente e comprende prevalentemente servizi fotografici per catologhi pubbicitari, fotografie per annunci e manifesti pubblicitari e una serie di foto scattate nei momenti di pausa durante i servizi fotografici, che lo ritraggono in compagnia di Giancarlo Iliprandi, Gabriella Caffiero, Mario Monti e Oliviero Toscani.
La selezione include inoltre un fotogramma realizzato per un dépliant la Rinascente, una fotografia per i sacchetti Upim e una fotografia inedita scattata durante un servizio fotografico per la realizzazione del catalogo Moda Uomo 1964.

© Archivio Serge Libiszewski, tutti i diritti riservati.

[Servizio fotografico per il catalogo 'La seta. Grandi collezioni la Rinascente']

Fotografia: Serge Libiszewski
1964

"Già all'epoca questa foto ci faceva sorridere. Spiccava solo una modella francese. Più che una foto di moda ci sembr...

Bambini Bambini

Fotografia: Serge Libiszewski
1967

Fotografia per inserto moda bambini spedito a domicilio

Uomo lR

Fotografia: Serge Libiszewski
Progetto grafico: Georg Erhardt
Art director: Adriana Botti
3/1968

Servizio fotografico moda uomo per la Rinascente periodico di pubblicità, catalogo mensile n. 10.
In copertina, p...

Servizio fotografico per il catalogo 'Uomo la Rinascente Moda Maschile'

Fotografia: Serge Libiszewski
Progetto grafico: Giancarlo Iliprandi
Art director: Adriana Botti

1963
Milano

32 h x 24 cm

"L'ufficio pubblicità de la Rinascente era abbastanza autonomo, gestito a parte da Gianni Bordoli. Guardava tutto, sia gli oggetti scelti sia il lavoro fatto e se un lavoro non andava bene, diceva semplicemente di rifarlo. [...] Ma ci fidavamo di lui, come lui di noi e la sua influenza è stata importantissima. Vedeva tutto e sovrintendeva a tutto, soprattutto alla comunicazione. [...] C'è da dire inoltre che i proprietari, i Brustio e i Borletti, erano persone di gusto e cultura ottimo. Con loro capitava di parlare di un libro letto, di un film o di un teatro. [...] Come art director c'era Amneris Latis prima e in seguito Adriana Botti. Insieme abbiamo fatto molti cataloghi Uomo, un tipo di catalogo a larga diffusione che veniva distribuito in tutte le case nei centri dove era presente la Rinascente. [...] All'epoca la moda era fatta con i manichini, o i modelli che sembravano tali, vestiti e fotografati. Noi invece cercavamo di costruire un'atmosfera, come la serie di foto fatte al Cantinone, storica osteria di Milano, per uno dei primi cataloghi uomo.
Il risultato è abbastanza interessante. Della moda maschile non si vede niente, è l'atteggiamento dei due uomini che si scostano che è più 'uomo' del vestito".

Giancarlo Iliprandi

Archivio Serge Libiszewski

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