LE SFILATE LR

Questa manifestazione di eleganza, che tanto è cara alle Signore milanesi, ha avuto anche quest’anno il più alto consenso da parte delle assidue che hanno affollato le riunioni. Le sfilate dei manichini hanno offerto al giudizio ammirato delle spettatrici ben 140 modelli, tutti indovinatissimi per note di vivace eleganza, pur nel quadro di una signorile semplicità

Sul principio di aprile la Filiale Rinascente di Cagliari ha organizzato una sfilata di modelli per la moda primavera estate, che non solo ha avuto larga risonanza nella stampa locale, ma ha suscitato un interesse profondo nel ceto delle signore sarde, le quali oramai considerano queste presentazioni rinascentine come l’avvevimento più spiccato di ogni apertura di stagione. Una caratteristica della riunione fu la personalità delle presentatrici. Sulla pista della sfilata si avvicendavano modelle che portavano i nomi dell’aristocrazia cagliaritana

Il locale si è rivelato troppo piccolo coi suoi circa 400 posti, mentre le richieste dei biglietti d’ingresso erano più di un migliaio. Questi biglietti, che, come in passato, vennero venduti dalle “Dame di carità di S. Vincenzo di Castello”, costavano duecentocinquanta lire ed erano già esauriti due giorni prima del trattenimento. Così anche la beneficienza ha avuto la sua parte. Il successo della sfilata è stato completo. Le signore dichiararono sinceramente che le collezioni della Rinascente stanno alla pari con quelle delle migliori sartorie specializzate del continente, il cui prezzo è due o tre volte maggiore

La moda americana arriva in Italia con una sfilata organizzata dalla Rinascente all’albergo Duomo di Milano. Questa notizia ha messo in emozione migliaia di signore e signorine alle quali la pubblicità ha spiegato che la moda americana consiste soprattutto in abiti dalle linee molto semplici e che hanno la virtù miracolosa di dare o di ridare gioventù alla figura femminile

Sul palcoscenico del Tea-Room veniva presentata con una impostazione teatrale, con gioco di luci, speaker, e musiche raffinate, la moda primaverile-estiva con duecento abiti confezionati tra cui numerosi modelli Rosenfeld. […] La donna moderna italiana si sta orientando rapidamente verso gli abiti confezionati che le permettono di essere sempre alla moda in qualsiasi stagione senza spendere capitali. È questo il miracolo più sorprendente dei nostri giorni, gli abiti confezionati di linea sobria, spogli di qualsiasi artificio, giovanili per la mancanza appunto di sovrastrutture che appesantiscono l’insieme, donano a chi li porta una personalità spiccata di donna arriva e intelligente. […] Grazie agli abiti confezionati americani, madre e figlia possono vestirsi nella stessa maniera dalla mattina alla sera, acquistando ambedue più grazia e giovinezza

Silvana Bernasconi

Calabroni azzurrini e grandi farfalle con ali variopinte potevano svolazzare su un prato verde che un fantasioso scenografo aveva immaginato verticale per coprire le pareti del minuscolo palcoscenico e per fare da sfondo alla parata estiva degli abiti Elle Erre alla Rinascente di Milano e al Teatro Manzoni. La collezione estiva Elle Erre è stata presentata sotto il segno della spensieratezza e della ingenuità in una allegra fantasmagoria di tessuti, indovinata per i prezzi molto bassi e persuasivi e per lo stile giovane

La sfilata della Rinascente è diventata a Milano una tradizione cittadina. Non è più una manifestazione interna soltanto: è uno spettacolo, al Teatro Manzoni, con la sua prima festosa e un successo eccezionale di pubblico. Un’orchestra, uno scenario, un palcoscenico che si dirama nella platea, un personaggio importante e mutevole: la moda Elle Erre. […] Dice il pieghevole offerto alle signore “La confezione è sinonimo di portabile. Risolve eleganza, praticità, disinvoltura, economia. Concede libertà. Il termine “in serie” ha valore solo come significato industriale. Non si trasferisce sulle donne, per le quali la confezione costituisce la base importante su cui infondere la propria personalità”

Per l’estate 1956, la Rinascente ha presentato, dinanzi ad un folto pubblico di invitati, una serie di modelli di abiti estivi e di costumi da bagno. La presentazione, che ha avuto luogo a Milano al Teatro Manzoni nei giorni 26, 27, 28 aprile e a Roma al Teatro Sistina il 3 maggio, è stata accolta con il più vivo interesse da parte degli spettatori ed al successo ha contribuito anche l’avvenenza e la grazia delle indossatrici

La moda è in Italia, a Londra, in Germania, a New York, ma ovunque essa sia ci deve essere e c’è sempre un po’ di Parigi

Edmonde Charles-Roux (capo redattrice di Vogue)

Dal 6 al 24 aprile abbiamo avuto Parigi alla Rinascente: la manifestazione “Vogue Boutique” ha fatto sognare tutte le donne, ha aperto le porte a quel mondo un po’ magico e sconosciuto che è la creazione dell’Alta Moda

Oltre duemila persone hanno assistito a fine maggio, alla sfilata di moda che si è tenuta in un grande teatro cittadino organizzata dalla filiale Rinascente di Cagliari. Presentata da Corrado la “Moda-Mare” ha riscosso il più grande successo. A tutti i partecipanti sono stati offerti all’ingresso in teatro degli omaggi

Oltre quattromila persone hanno assistito alla presentazione dei modelli primavera-estate che ha avuto luogo il 14 aprile, nel corso di due spettacoli, nel salone dell’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, su iniziativa della Filiale Rinascente stessa

Un foltissimo pubblico ha assistito al teatro Ariston di Cagliari, la sera del 24 ottobre, a una sfilata nel corso delle quale la Rinascente ha presentatoi i nuovi modelli per l’autunno-inverno. Il defilè, del quale è stato animatore il noto presentatore Nuccio Costa, ha passato in rassegna tutto l’assortimento dell’abbigliamento femminile della Rinascente, nei pratici e semplici abiti da casa alle impegnative toilettes da cocktail e da sera. Particolare importanza è stata data alle pellicce, soprattutto nei modelli sportivi, e a una vasta gamma di accessori. Inoltre otto bambini hanno presentato un vasto assortimento di confezioni dedicate ai più piccoli

Quando si assiste alla presentazione di una collezione di modelli, e si ammirano le indossatrici che sfilano portando con la massima naturalezza sia gli intramontabili chemisiers sia le più bizzarre creazioni che caratterizzeranno la moda della stagione, non ci si rende conto di quale fonte di ansie essa sia per gli organizzatori.

Difatti, la preparazione di una sfilata di alta moda crea un’atmosfera carica di elettricità, la cui causa maggiore sta nel timore che la collezione non incontri il gusto del pubblico e, prima ancora, dei critici. E si cade in errore ritenendo che “i principi della moda” siano ormai tanto sicuri delle loro creazioni da non più temere il momento del loro lancio: tanto più grande e noto è un atelier tanto più intensa è la elettricità che precede la prima presentazione. C'è una tradizione da difendere, c’è l’attesa del pubblico, della stampa e inoltre il successo o l’insuccesso dipendono da fattori estranei, difficilmente controllabili. Può accadere infatti che in sala siano presenti i così detti “disfattisti”, riusciti ad entrare nonostante la rigida sorveglianza; oppure che la collezione, per quanto ben impostata, non presenti al primo istante la sensazione della novità o ancora che i capi che portano questa novità non siano apprezzati o, il che è peggio, siano presentati in modo da non meritare di essere apprezzati. Ma il rischio che i “grandi” temono maggiormente è quello di essere copiati, per cui chiunque accede ai saloni ove venga presentato un defilé deve documentare la sua attività ed indicare quali funzioni assolve e per conto di chi.

Una collezione può essere presentata in due modi diversi. Ogni capo è scelto secondo il tipo dell'indossatrice che lo presenta e completo di accessori, oppure, come avviene più frequentemente, indossato e presentato senza particolare riguardo alla personalità stessa dell’indossatrice e completato dal creatore al momento dell’uscita. Generalmente questo secondo tipo riscuote più le simpatie, perchè più vivo.

Un problema pressochè insolubile è quello della simpatia che l’indossatrice sa riscuotere presso il pubblico e che spesso determina il successo di un modello. Ecco perchè i maestri della moda creano i loro modelli considerando l'indossatrice una donna-tipo.

L’unico creatore della moda di oggi, riconosciuto tale in tutto il mondo, Balenciaga, sceglie invece delle indossatrici che non rappresentano un tipo, perchè sostiene, forte della sua capacità creativa, che un modello deve essere bello indipendentemente dalla donna che lo indossa. Nessun profano può immaginare cosa voglia dire presentare una collezione: ma qualche ora di permanenza in un atelier durante il periodo di punta è senz’altro un’espe- rienza che meriterebbe d’essere vissuta da ciascuno di noi

Luis Hidalgo