Cinquant’
anni
di storia de la Rinascente nelle pagine del suo House Organ

1 — Cronache la Rinascente-Upim, a. XIV, n. 22, 1960

La Rinascente è stata tra le prime imprese in Italia a comprendere l’importanza del giornale aziendale come strumento per informare, tenere unita e educare la comunità dei dipendenti, così come per documentare anche visivamente la quotidianità del loro lavoro.

Anni '20

La pubblicazione del “Bullettino interno” è avviata dalla nuova proprietà Borletti nel settembre 1920, durante il biennio rosso, con l’intento morale di creare la maggior coesione possibile tra azienda e lavoratori, tanto da citare in prima pagina Filippo Turati: “Infiniti sono gli interessi dei lavoratori […] che coincidono cogli interessi delle imprese rispettive e combaciano immediatamente con la civiltà del paese”.

2 — “La Rinascente. Bullettino interno”, a. I, n. 1, settembre 1920

Il giornale aziendale era destinato oltre che ai lavoratori anche al più ampio pubblico dei clienti e per questo ha contribuito fin dal suo esordio al processo di costruzione dell’immagine pubblica dell’azienda, la cui “vasta missione” è puntualmente descritta in un articolo firmato da Giovanni Pioli: “i magazzini della Rinascente saranno in realtà un’Esposizione Permanente Nazionale […] per educare il gusto del pubblico visitatore”.

3 — “La Rinascente. Bullettino interno”, a. I, n. 1, settembre 1920

Con il medesimo intento di operare per la coesione sociale e dimostrandosi sensibile all’emergere di fenomeni sociali nuovi, quali la nascita del tempo libero presso i lavoratori e il conseguente diffondersi della pratica sportiva e della villeggiatura, la Rinascente costituisce nello stesso settembre 1920 un’associazione sportiva aziendale, la cui attività avrebbe avuto sempre vasta eco nelle pagine del “Bullettino interno”.

4 — “La Rinascente. Bullettino interno”, a. I, n. 2, ottobre 1920

5 — “La Rinascente. Bullettino interno”, a. I, n. 3-4, novembre-dicembre 1920

A completamento del proprio programma nei confronti del personale, la dirigenza de la Rinascente prevede l’istituzione di un’associazione di mutua assistenza, di scuole di cultura generale e tecnica e non ultimo di un ristorante interno. Tutte iniziative le cui attività sarebbero state documentate nelle pagine del giornale aziendale per oltre mezzo secolo.

6 — “La Famiglia Rinascente-Upim”, a. VII, n. 2, aprile 1941

Nel nuovo clima politico del febbraio 1929, Umberto Brustio annuncia la nascita di una nuova rivista, “Echi de la Rinascente”, diretta da Mario Luporini. Essa dà voce a una seconda fase nelle relazioni tra impresa e personale, caratterizzata dalla piena fiducia nell’organizzazione scientifica del lavoro, che si voleva applicare anche alla vendita al dettaglio.

Gli articoli che vi vengono pubblicati hanno per oggetto la vendita, la storia del grande magazzino e la moda.

7 — “Echi de la Rinascente”, a. I, n. 1, febbraio 1929

Anni '30

Questo atteggiamento di piena fiducia nella possibilità di delineare i principi di una scienza della vendita non ha tuttavia grande fortuna e già nel 1935 esce “La Famiglia Rinascente-Upim”, che, segnando un ritorno alle origini, recupera molti dei temi del “Bullettino” con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza del personale all’azienda.

8 — “La Famiglia Rinascente-Upim”, a. VII, n. 4, luglio-settembre 1941

9 — “La Famiglia Rinascente-Upim”, a. VII, n. 5, ottobre-dicembre 1941

Nella primavera del 1930, la Rinascente vara inoltre una nuova pubblicazione, “Mondo Bambino”, rivista bimestrale diretta da Antonio Rubino e dedicata “ai piccoli amici de la Rinascente”. Interamente illustrata a colori, ricca di strisce, racconti, giochi, essa si rivolge ai più giovani anche con concorsi a premi e con qualche pagina pubblicitaria di capi d’abbigliamento a essi dedicati.

10 — “Mondo Bambino”, a. I, n. 2, giugno 1930

Anni '40

Nell’agosto 1943, i bombardamenti colpiscono la Rinascente nelle sue sedi più prestigiose, tra le quali Milano, costringendo l’azienda a sospendere le pubblicazioni della rivista, che sarebbero ricominciate nel gennaio del 1947 con il primo numero delle “Cronache della Rinascente-Upim. Rassegna di vita e di lavoro nei grandi magazzini”.

11 — “Cronache della Rinascente-Upim”,
a. I, n. 1, gennaio-marzo 1947

Tra le pagine del periodico trova largo spazio il resoconto delle vicende aziendali, delle principali assemblee, della ricostruzione degli edifici distrutti durante il conflitto, dell’apertura di nuove sedi de la Rinascente e di Upim. Si celebrano il personale fedele, le promozioni, le vicende famigliari più liete come matrimoni e nascite e più tristi come le morti. Si descrivono le attività di formazione, del dopolavoro, sportive e di intrattenimento su scala nazionale, che a partire dal 1955 trovarono una nuova organizzazione nella nascita del Circolo Rinascente-Upim, che a Milano ebbe sede nelle sale di Palazzo Durini.

Grande attenzione è posta al tema della solidarietà, intesa come servizio sociale reso ai dipendenti.

12/13 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. X, n. 1, 1955

I commessi sono oggetto di innumerevoli approfondimenti volti a educarli e aggiornarli. Di grande interesse sono gli articoli della serie la Rinascente che non si vede, mirante a illustrare quegli aspetti dell’azienda che il pubblico non conosceva e che molto ci dicono ancora oggi in merito all’organizzazione e alla strategia di sviluppo messa in atto dalla dirigenza.

14 — “La Famiglia Rinascente-Upim”, a. VII, n. 3, giugno 1941

15 — “Echi de la Rinascente”, a. II, n. 1, aprile 1930

Il tema moda, presente fin dalle origini della rivista, così come negli anni della guerra, fu sempre uno dei più frequentati, anche tra quegli articoli, corredati da illustrazioni e a partire dal 1948 da fotografie, che erano destinati a un più ampio pubblico di lettori.

16/17 — Maria Pezzi, Cotone e moda estiva, in “Cronache la Rinascente-Upim”, a. VI, n. 13, 1959

Vi si cimentarono alcune tra le più note firme del giornalismo di moda italiano: Silvana Bernasconi, Maria Pezzi, Brunetta Mateldi, Elena Melik, Rachele Enriquez, Camilla Cederna.

18/19/20/21 — Brunetta Meteldi, La moda 1959-60, in “Cronache la Rinascente-Upim”, a. XII, n.15, 1959

22/23 — Camilla Cederna, Inverno passione mia, “Cronache gruppo la Rinascente”, a. XXIII, n. 57, 1970

Natalia Aspesi scrive articoli di costume come Profili di casa nostra: il cliente e Vi racconto tutto quello che ho visto al sud, e dedicati alla trasformazione del ruolo sociale della donna: Un personaggio del nostro tempo: la donna gerente.

24/25/26 — Natalia Aspesi, Profili di casa nostra: il cliente, a. XIII, n. 17, 1959

27 — Natalia Aspesi, Vi racconto tutto quello che ho visto al sud, in “Cronache gruppo la Rinascente”, a. XXIV, n. 63, 1971

Tra i grandi autori che collaborano alla rivista ci fu anche Eugenio Montale, che nel maggio 1956 scrisse Fiori a Brera, articolo dedicato a una mostra floreale promossa da la Rinascente presso la Pinacoteca milanese, per ampliarne la conoscenza tra il pubblico.

28 — Eugenio Montale,
Fiori a Brera, in “Cronache la Rinascente-Upim”, a. IX, n. 2, 1956

29 — Roberto Sambonet,
Fiori a Brera, manifesto, 1956

Anni '50

A metà degli anni cinquanta, la Rinascente conosce una stagione di eccezionale fermento e creatività, che ne muta radicalmente l’immagine per proiettarla in ambito internazionale. Accanto agli eventi ricorrenti con cadenza stagionale essa promuove nel 1954 un’iniziativa di grande prestigio, nata da un’idea di Gio Ponti e Alberto Rosselli, destinata a un duraturo successo, ovvero il Premio Compasso d’Oro per l’estetica del prodotto, che celebrava il primato raggiunto a livello mondiale dal design italiano.

30 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. IX, n. 4, dicembre 1954

31 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. IX, n. 1, aprile 1954

Seguono le grandi manifestazioni di carattere insieme commerciale e culturale, allestite presso la Rinascente Duomo che mettono in scena i prodotti, gli usi e i costumi di alcuni paesi europei ed extraeuropei. Il primo fu la Spagna, a cui seguirono, tra gli altri, il Giappone, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’India, la Thailandia e il Messico.

32/33/34 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. X, n. 2, giugno 1955

35 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. X, n. 2, giugno 1955

36/37/38 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. XII, n. 13, giugno 1959

Elemento centrale della comunicazione aziendale, anche le “Cronache” sono oggetto di un profondo restiling, che ne determina un radicale rinnovamento sia negli aspetti formali che nel contenuto.

39/40 — “Supplemento al n.2 delle Cronache la Rinascente-Upim”, novembre 1955

Anni '60 e '70

All’inizio degli anni settanta, il gruppo si pone come obiettivo quello di ampliare il proprio pubblico di riferimento rivolgendosi ai giovani. A essi destina linee di prodotti, manifestazioni e una comunicazione specifica.

41 — Maria Adele Teodori, Una rivoluzione nella moda che interessa milioni di clienti, in “Cronache gruppo la Rinascente”, n. 56, 1970.

42/43 — Maria Adele Teodori, Una rivoluzione nella moda che interessa milioni di clienti, in “Cronache gruppo la Rinascente”, n. 56, 1970.

Nel settembre del 1967 un numero speciale dell’House Organ celebra i cinquant’anni dell’azienda, ne ripercorre puntualmente la storia, ne descrive il presente e ne anticipa le strategie future.

44 — “Cronache la Rinascente-Upim”, a. XX, n. 42, 1967

Nel 1968 esce, a cura del Servizio relazioni pubbliche, l’opera in tre volumi La Rinascente: cinquant’anni di vita italiana, la cui rigorosa ed elegante immagine è curata da Roberto Sambonet e Max Huber, avvalendosi della collaborazione di numerosi noti fotografi, tra i quali Aldo Ballo, René Burri, Arno Hammacher, Serge Libis, Ugo Mulas, Leonard Zubler. Bruno Caizzi traccia il profilo storico dell’azienda nel più ampio contesto dell’evoluzione della distribuzione in età moderna.

45 — La Rinascente. Cinquant’anni di vita italiana, volume II, 1968

46 — La Rinascente. Cinquant’anni di vita italiana, volume III, 1968

La riflessione dell’azienda su sé stessa prosegue l’anno successivo con un sondaggio pubblicato nel settembre del 1969 tra le pagine di “Cronache”, che ha per oggetto la stessa rivista aziendale e che restituisce un quadro articolato dei lettori e delle lettrici della rivista: “I dipendenti della nostra azienda leggono: sono uomini e donne moderni, inseriti in una società moderna, sensibili ai loro problemi e a quelli del mondo che li circonda”.

Nel 1970 viene allegato al numero 58 un fascicolo di grande interesse e impatto visivo, che descriveva in uno stile sintetico ed efficace la mission del gruppo e la sua storia, le strategie messe in atto dalla dirigenza, il ruolo del personale, la centralità del cliente.

47 — “Cronache gruppo la Rinascente”, a. XXIII, n. 56, 1970

Nel contesto di una società in rapida evoluzione, solcata da forti tensioni di classe, la proprietà, la cui gestione dei rapporti tra dirigenza e impiegati è sempre stata caratterizzata da forte paternalismo, cede le proprie azioni a IFI, finanziaria della famiglia Agnelli, e a Mediobanca. È la fine di un’epoca e della storia delle “Cronache” che, nel 1973, dopo l’uscita di un numero tutto dedicato all’apertura di una nuova sede de la Rinascente a Torino, cessano la pubblicazione.

48 — “Cronache la Rinascente”, a. XXVI, n. 69, 1973