Archivio Mario Bellini

“A pochi giorni dalla laurea, saputo di un’opportunità di lavoro, Italo, Roberto Orefice ed io ci presentiamo da Augusto Morello, il già mitico direttore dell’Ufficio Sviluppo de la Rinascente. Ufficio dove erano passati e passavano giovani talenti in erba assieme ad affermate personalità della cultura. Un ufficio che si rivelerà una straordinaria fucina di talent scouting e formazione, dove si respirava l’aria – allora piena di entusiasmi e speranze – della nuova stagione del Design italiano. Stagione destinata a divenire, attraendo le migliori energie creative da tutto il mondo, un grande fenomeno planetario che manterrà il suo epicentro a Milano. Morello cercava una persona: noi eravamo tre. Abbiamo concluso con un accordo “paghi uno, prendi tre”. E non ce ne siamo mai pentiti. Messi alla prova, abbiamo subito cominciato, come se fosse la cosa più naturale del mondo, a fare l’architetto-progettista grafico (Italo) e l’architetto-designer (Io e Roberto).
Quando dopo due anni di esperienze da Alice nel Paese delle Meraviglie, in una sede da non crederci, affacciata sulle guglie del Duomo che sembrava di toccarle, l’Ufficio Sviluppo de la Rinascente chiude, i giochi e i nostri destini erano segnati” (Mario Bellini in Italo Lupi, Autobiografia grafica, Corraini Edizioni, Mantova 2014, pag. 16).

Mario Bellini, architetto e designer di fama internazionale, nasce a Milano nel 1935 e si laurea in Architettura nel 1959 al Politecnico di Milano. Inizia la propria lunga e importante carriera lavorando presso l’Ufficio Sviluppo de la Rinascente, dal 1960 al 1962, anno in cui, all’età di 27 anni, si impone sul palcoscenico del design italiano vincendo il suo primo Compasso d’Oro, a cui se ne aggiungeranno altri 7. Subito dopo l’esperienza a la Rinascente, inizia un’altra importante collaborazione con l’azienda Olivetti nella progettazione del nascente settore delle macchine elettroniche, diventando già dai primi anni sessanta un notissimo designer e proseguendo la propria attività con le più importanti aziende italiane e internazionali.
Dal 1980, si dedica prevalentemente all'architettura, progettando e realizzando edifici di fama internazionale in Europa, Giappone, Stati Uniti, Australia, Emirati Arabi.
Appassionato d’arte, si è più volte dedicato anche all’allestimento di mostre d’arte. Tra le realizzazioni più importanti si ricorda quella per la mostra Giotto, l’Italia a Palazzo Reale nel 2015. È stato membro della Giunta esecutiva della XVII Triennale di Milano e ha insegnato e tenuto conferenze nelle più prestigiose sedi culturali internazionali. Dal 1986 al 1991, è stato direttore della rivista "Domus".
Oltre ad aver ricevuto la Medaglia d’oro conferita dal Presidente della Repubblica Italiana per la diffusione del design e dell’architettura nel mondo (2004) e la Medaglia d’oro di Benemerenza Civica del Comune di Milano (Ambrogino d’Oro, 2011), insieme ad altri riconoscimenti internazionali, gli sono state dedicate mostre personali come l’importante retrospettiva del 1987 al MoMA di New York, dove è presente con 25 opere nella Permanent Design Collection del museo.

La selezione che qui si presenta documenta la collaborazione di Mario Bellini con la Rinascente comprendendo pagine pubblicitarie e fotografie di mobili di serie progettati dall’architetto.

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